A pochi giorni dall’inizio di X Factor 4, Enrico Ruggeri ha raccontato a Vanity Fair perchè ha scelto di partecipare come giudice ed il suo rapporto con i colleghi di talent (Anna Tatangelo, Elio e Mara Maionchi):
Anna Tatangelo ha il suo pubblico, noi il nostro. Io ed Elio, poi, non ci assomigliamo come espressione ma siamo simili come estrazione: milanesi, con gusti musicali vicini, entrambi sulla cinquantina. Mara è un discografico, ma è milanese anche lei. Bisognava equilibrare la giuria. E la Regina di Sora ci sta benissimo. Finora abbiamo ascoltato 400 ragazzi, con altrettanti pezzi. Tolti 20, noti a entrambi, i restanti 380 o li conoscevo io, o lei. Sulle novità Anna è più preparata di me. L’ultima volta che ho comprato un album è stato nel 1981.
Cosa si aspetta da questa nuova avventura?
La sfida è quella di scoprire qualcuno che fra dieci anni sia ancora vivo e vegeto. E poi fare ascoltare musica che in Tv non passerebbe mai in prima serata.
E sul proprio ruolo all’interno dello show di Raidue anticipa:
Siccome sono educato, spesso mi rimproverano di essere uno che si fa mettere i piedi in testa. Nelle selezioni ho imparato a dire no in maniera secca. Posso anticipare che non sarò buonista. Se arrivano il nero immigrato, il gay discriminato o quello che ha perso il padre il giorno prima, e non sanno cantare, non passano.